Oggi – e poi non dite che non vi penso… – ho preparato un vero e proprio
#brunch, da condividere almeno virtualmente. Come vedete vi trovate un po’ di tutto, da pietanze salate a quelle dolci. Forse anche per il termine inglese con il quale spesso lo chiamiamo, potremmo essere portati a pensare che si tratti di qualche cosa di estremamente moderno e “veloce”. In un certo senso può anche esserlo, ma andando a sfogliare qualche libro di storia dell’
#alimentazione, troveremmo molte sorprese. Ad esempio, potremmo scoprire che il servizio cosiddetto “alla
#russa”, che prevede una ben precisa successione delle portate, non si affermò prima del Settecento – Ottocento. In epoca anteriore, la tendenza – ovviamente sempre quando da mangiare ce n’era, e ciò non era scontato…- era quella di mettere tutte le vivande in tavola – oggi diremmo “a
#buffet” – e ognuno, durante il banchetto, prendeva quello che più gli piaceva. La scienza dietetica di allora (chiamiamola impropriamente “scienza”…), del resto, era rigida su certi aspetti, ma molto libera su altri. Specialmente in fatto di gusto: in sostanza, secondo i nostri
#antenati, facevano bene al corpo i cibi che più piacevano. Insomma, non è buono ciò che è buono, ma è buono ciò che piace…Peccato oggi non raccomandino più le diete di una volta…